1
A
B
Blooper: o anche “papere”, fa riferimento ad un errore di recitazione che avviene durante riprese di una pellicola o serie tv. Spesso vengono esclusi dall’opera finale o inseriti a seguito dei titoli di coda.
Bollywood: Il termine è l’unione delle parole “Bombay” e “Hollywood”. Si fa riferimento al cinema popolare indiano principalmente in lingua hindi, caratterizzato da musica e danze, e si pone in contrapposizione al cinema hindi d’autore. Bollywood ha sede a Mumbai ed è un potente motore economico del paese.
C
Cameo: ovvero comparsa, breve partecipazione di un ospite (spesso un personaggio famoso) all’interno di un film o serie tv. Numerosi attori e personaggi noti hanno avuto dei cameo in svariate produzioni, da Stan Lee a Donald Trump fino a Brad Pitt (in Friends).
Cinema dei telefoni bianchi: sottogenere della commedia italiana degli anni ‘30/‘40 del ‘900. Si tratta di produzioni definite da alcuni critici anche “commedia all’ungherese” perché spesso tratte da opere teatrali ungheresi. I temi chiave sono spesso drammi sentimentali della classe borghese benestante che veniva associata all’immagine dei “telefoni bianchi” (in contrapposizione ai “telefoni neri” che all’epoca erano tipici della classe più popolare).
Cliffhanger: espediente narrativo molto usato in ambito cinematografico e televisivo in cui il finale viene lasciato in sospeso, spesso bruscamente, nel momento di massimo culmine della tensione. Questa tecnica ha l’obiettivo di creare un forte senso di suspense nello spettatore. In inglese si richiama letteralmente l’immagine tipica di molte produzioni in cui il personaggio “rimane appeso ad un precipizio”.
Cowboy shot: detto anche “piano Americano”, si tratta di una tecnica di ripresa cinematografica principalmente associata ai film western classici in cui il personaggio sulla scena è inquadrato a metà (dalla testa fino alle cosce o alle ginocchia). Questa inquadratura era utile per mostrare l’estrazione della pistola nelle scene di scontro a fuoco. (Vedi Piano Americano)
D
E
Effetto Vertigo: tecnica cinematografica chiamata anche Dolly Zoom (carrello con macchina da presa), sperimentata per la prima volta dal regista Alfred Hitchcock nel film Vertigo (La donna che visse due volte). Si tratta di una tecnica che prevede l’utilizzo combinato di uno zoom indietro e carrellata in avanti o viceversa che genera una sensazione di “vertigine”.
F
G
H
I
J
Jump scare: tecnica cinematografica utilizzata per spaventare lo spettatore. Utilizzata principalmente nei film horror, l’obiettivo è di sorprendere e prendere alla sprovvista il pubblico, e di farlo letteralmente “saltare dallo spavento”.
K
L
M
Metodo Stanislavskij: tecnica di approccio all’apprendimento teatrale messa a punto dal russo Konstantin Sergeevič Stanislavskij e utilizzata dagli attori per immedesimarsi e calarsi totalmente nei panni del personaggio interpretato. Lo studio si basa sull’analisi della psiche e sulla ricerca delle affinità attore-personaggio.
N
Neorealismo italiano: movimento culturale nato a seguito della Seconda Guerra Mondiale e che ha avuto un’influenza rilevante sulla nascita di una nuovo filone nella cinematografia Italiana. Alcuni fra i nomi più importanti di questa corrente furono i registi Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Roberto Rossellini. Spesso venivano ingaggiati attori non professionisti che recitavano in spazi aperti e le storie raccontate in quei film rappresentavano la dura realtà del dopoguerra, la povertà ma anche il desiderio di speranza e di rinascita. I due film più emblematici di questa corrente sono “Roma Città Aperta” e “Ladri di Biciclette”.