Riuscite a immaginare Breaking Bad (2008-2013) senza Jesse Pinkman? Difficile, vero? Eppure i piani originali erano proprio quelli di far morire nella prima stagione il personaggio interpretato da Aaron Paul. L’intento degli showrunner era quello di dimostrare al pubblico che nessun personaggio sarebbe stato al sicuro. Per fortuna, avevano già cambiato idea ben prima del debutto della serie.
C’è chi dice che lo sciopero degli scrittori, tenutosi durante le riprese della prima stagione, abbia avuto un ruolo determinante nel far propendere verso questa scelta, ma la verità è che Aaron Paul ha colpito il regista, Vince Gilligan, con la sua interpretazione nel secondo episodio della serie (“Senza ritorno”).
Riferendosi all’attore, Gilligan ha dichiarato: “Quando incontri qualcuno che non solo si mostra all’altezza della situazione, ma finisce anche per rendersi indispensabile, la percezione che hai del tuo show cambia”. Ed è proprio ciò che è accaduto, in quanto la relazione disfunzionale tra Walter e Jesse ha assunto un ruolo fondamentale nella serie e l’ottima chimica (scusate il gioco di parole) tra i due attori è diventata una delle sue colonne portanti.
Sebbene il personaggio affronti costanti peripezie e terribili tragedie nel suo percorso, questo ruolo ha portato molta fortuna all’attore che lo ha interpretato. Aaron Paul, infatti, per il ruolo di Jesse Pinkman ha vinto ben 3 Emmy come miglior attore non protagonista.
Quindi è vero che Jesse Pinkman doveva morire, ma la bravura del suo interprete ha permesso che diventasse uno dei personaggi più amati della TV.